
Il panorama fiscale italiano è in costante evoluzione e uno degli aspetti più significativi è rappresentato dalle agevolazioni previste nella Legge di Bilancio 2023 introdotte con l'obiettivo di favorire l’immissione nel mercato di beni immobili non utilizzati nell’esercizio dell’impresa facenti parte del patrimonio sociale.
Agevolazioni fiscali e calcolo delle imposte
Le agevolazioni fiscali consistono nella possibilità di avvalersi di aliquote “privilegiate” al momento del trasferimento dell'immobile sociale.
In particolare l'atto notarile di assegnazione dei beni ai soci sarà soggetto alla medesima tassazione dell'atto di acquisto di tali beni da parte della società. Una volta verificato che l'atto di acquisto sia stato assoggettato al regime IVA occorre analizzare se in tale sede la società abbia usufruito della detrazione. In caso negativo l'atto di assegnazione avente ad oggetto beni strumentali sarà fuori campo IVA, con conseguente applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale ridotta della metà. In caso positivo l'atto di assegnazione di beni strumentali rientrerà nel campo IVA e sconterà l'imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa pari a 200 euro ciascuna, l'imposta di bollo di euro 230 (euro 300 se l'atto dovrà essere iscritto anche al registro delle imprese) e le tasse ipotecarie e catastali di complessivi euro 90.
Nell'ipotesi in cui oggetto di assegnazione siano beni diversi da quelli strumentali, per esempio abitazioni e relative pertinenze, in caso di acquisto originario fuori campo IVA o IVA esente, l’aliquota dell’imposta di registro dell'atto di assegnazione sarà ridotta della metà (4,5% per immobili senza agevolazioni prima casa e 1% per immobili con agevolazioni prima casa), l'imposta ipotecaria e catastale saranno scontate in misura fissa pari a 50 euro ciascuna, mentre l'imposta di bollo e le tasse ipotecaria e catastale esenti. In caso invece di acquisto originario imponibile IVA l'assegnazione sconterà l'IVA e le imposte di registro, ipotecarie catastali in misura fissa pari a 200 euro ciascuno.
I Presupposti dell'Agevolazione Fiscale
Le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2023, prorogate fino al 30 novembre 2023, si applicano alle società assegnanti residenti in Italia. Sono escluse le entità non commerciali, le società cooperative, le società non residenti nel territorio italiano, le società di fatto e le società di armamento.
Le agevolazioni riguardano i beni diversi da quelli strumentali utilizzati direttamente nell'attività d'impresa ossia i beni strumentali per natura o per destinazione in locazione o comodato, i beni merce e quelli che concorrono a formare il reddito d'impresa. Non potrà, invece, essere agevolato il trasferimento dell’immobile in cui si trova la sede della società perchè direttamente utilizzato per l'esercizio dell'attività. Durante la fase di liquidazione, tutti gli immobili rientrano nell'ambito di applicazione dell'agevolazione perché si rispetta l'intento della legge di far uscire dalla società beni non direttamente utilizzati nell'attività d'impresa.
Assegnatari
Gli assegnatari devono essere soci e iscritti nel libro soci entro il 30 settembre 2022 o entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, a condizione che il trasferimento di quota sia certificato prima del 1 ottobre 2022. La morte di un socio non impedisce l'accesso alle agevolazioni perchè il subentro dell'erede nella quota è considerato non volontario.
Le agevolazioni possono riguardare l'assegnazione sia a persone fisiche che giuridiche, residenti o non residenti in Italia. Tuttavia, è fondamentale notare che gli assegnatari non devono essere coinvolti in attività commerciali, artistiche o professionali.
Giustificazione Causale e Parità di Trattamento
L'assegnazione dei beni ai soci deve avvenire con una giustificazione causale che può essere legata al scioglimento della società, alla riduzione reale del capitale, alla distribuzione degli utili o può avvenire anche attraverso un vero e proprio negozio di cessione di beni ai soci a titolo oneroso.
È importante sottolineare che nel caso di assegnazione dei beni in fase scioglimento la società deve garantire che la liquidazione sia completa, ossia che tutti i debiti siano stati pagati o che siano stati accantonati i fondi necessari per coprire eventuali debiti residui.
Infine, per poter usufruire delle agevolazioni in commento è necessario garantire la parità di trattamento tra i soci nell'assegnazione dei beni, preferibilmente con un trasferimento in comproprietà in proporzione alle loro quote di partecipazione oppure apporzionando la quota di ciascuno con singoli o più beni di valore corrispondente.
Accortezze
Se la società ha intenzione di procedere ad un’assegnazione di beni ai soci è bene ricordare che essa consiste pur sempre in un negozio di trasferimento, pertanto, ai fini del buon esito dell’operazione sarà necessario che la società entri tempestivamente in possesso di tutti i titoli edilizi, per il controllo della regolarità urbanistica e della conformità catastale allo stato di fatto, nonché del certificato di prestazione energetica. La mancanza di detta documentazione impedisce la stipula del negozio di trasferimento inibendo la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali.
Conclusione
Le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2023 offrono una serie di opportunità per la redistribuzione dei beni tra i soci, tuttavia, è essenziale rispettare rigorosamente i requisiti e le condizioni previste dalla legge per evitare problemi fiscali e legali.
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